Sansepolcro, città natale di Piero della Francesca, uno dei più grandi pittori italiani del Quattrocento, espone presso il proprio museo alcune fra le opere più importanti dell’artista, quali La Resurrezione, il San Giuliano, il Polittico della Misericordia , etc. A pochi km si trova il paese di Monterchi dove si può ammirare un altro importante affresco dell’Artista, la Madonna del Parto. La Fondazione Piero della Francesca è ospitata in Sansepolcro, nella casa natale dell'artista, acquisita dallo Stato Italiano nel 1975 e interamente restaurata a cura della Soprintendenza ai beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Arezzo. Sansepolcro non è solo la patria di Piero della Francesca: la sua ricca storia artistica e culturale si lega ai nomi di Luca Pacioli, uno dei massimi matematici del Rinascimento, allievo di Piero della Francesca e amico di Leonardo da Vinci; Michelangelo Buonarroti, nato nella vicina terra di Caprese Michelangelo fu grande pittore, scultore, architetto e poeta. La città di Sansepolcro ricorda anche personaggi quali Santi di Tito, Matteo di Giovanni, Raffaellin dal Colle, gli Alberti. Sansepolcro è anche città di antichissime tradizioni, quali il Palio della Balestra e del Merletto Italiano.


La resurrezione


San Giuliano
 
In particolare, nel campo dell'artigianato d'arte, Sansepolcro con il suo Centro Culturale, ha il merito di avere recuperato e rilanciato la locale tradizione del merletto a fuselli e di aver istituito la Biennale Internazionale del Merletto, portandola ad essere oggi tra le maggiori manifestazioni del settore in Europa.
   
Madonna del Parto

La casa di Piero

Polittico della Misericordia
 
    Sono inoltre raggiungibili a meno di due ore luoghi quali: Caprese Michelangelo (20km), La verna (30km): Santuario dove visse San Francesco d’Assisi, Eremo di Montecasale (6km), Anghiari (10km). Nell'arco della giornata si possono visitare città d'arte quali Firenze (115km), Arezzo (35km), Siena (100km), Cortona (50km), Pisa (190km), Perugia (70km), Assisi (80km), Gubbio (60km), Spello (90km), Todi (110km), Repubblica di San Marino (100km), San Leo (80km), Ravenna (120km), Bologna (170km). Ed infine famose località balneari quali Rimini (85km), Riccione (130km), Cattolica (145km), Milano Marittima (110km), Grosseto (160km), Livorno (190km), etc.  
   
I segni del tempo sono disseminati in tutto il territorio della Valtiberina Toscana, ricchissimo di borghi antichi, testimonianze artistiche e architetture religiose. Il rapporto tra l'uomo e il suo territorio in Valtiberina è da sempre tanto stretto quanto rispettoso: le popolazioni di ieri e di oggi hanno modificato il paesaggio lasciando tracce di sé, ma mai deturpando lo splendido scenario disegnato dalla natura. Pievi, monasteri, chiesette, eremi e conventi esprimono ancora oggi tutto il fervore di un sentimento religioso spontaneo e diffuso che ha lasciato architetture sobrie, armoniosamente inserite tra le foreste e le praterie della valle del Tevere. Dagli Etruschi al Rinascimento la Valtiberina ha registrato la crescita di civiltà diverse e grandiose, ha ospitato e ispirato geni ed artisti, da Piero della Francesca che qui era di casa, a Michelangelo che in Valtiberina nacque e al sommo poeta, Dante, senza dimenticare San Francesco che da qui passò prima di fondare il Monastero della Verna e l'ordine religioso che al santo deve il nome, quello dei Francescani. In posizione geograficamente strategica, la Valtiberina costituisce un ottimo punto di partenza per esplorare gli splendidi territori che la circondano: verso l'Appennino Aretino, la porta è costituita dal Ponte di Buriano che, secondo alcuni studiosi, sarebbe stato scelto da Leonardo come sfondo per la Gioconda. Per raggiungere le pendici del Pratomagno, territorio di foreste grandiose e praterie a perdita d'occhio, si percorre l'Itinerario dei Setteponti, un susseguirsi di borghi e pievi tra le chiome degli ulivi. Dall'altra parte, il Casentino custodisce un patrimonio forestale tra i più significativi d'Europa, segnato da torrenti impetuosi che scorrono verso l'Arno e da celebri monasteri come Camaldoli e La Verna dove ancora oggi si recano centinaia di pellegrini. Il turista trova dunque in Valtiberina lo scenario ideale per godere di paesaggi dal fascino straordinario, un ricco calendario di eventi culturali e infinite occasioni per visitare musei, luoghi d'arte, monumenti religiosi. Non mancano naturalmente le occasioni per muoversi all'aria aperta e, oltre ad un'ottima rete di sentieri trekking, la Valtiberina offre oggi al visitatore un pacchetto di ippovie che permette di scoprire le caratteristiche del territorio a cavallo, per un'immersione completa in ritmi lontani dalla quotidianità. A tavola si ritrovano sapori scomparsi dalla cucina di tutti i giorni, piatti tipici preparati con cura e senza fretta secondo antiche ricette e con prodotti locali, diversi in ogni stagione. Inutile sperare di trovare pietanze identiche in ristoranti diversi, perché in Valtiberina si cucina ancora secondo ricette tramandate tra le mura di casa, una diversa per ogni famiglia.
 
 
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